Certificazioni
Food Packing

  

    Le scelte effettuate dall'aziende in questo ambito sono state ispirate dal testo "Food Packaging - Materiali, tecnologie e qualità degli alimenti" di Luciano Piergiovanni e Sara Limbo. Gli autori insegnano questa materia da molti anni presso la Facoltà di Agraria presso l'Università degli Studi di Milano dove svolgono anche la loro attività di ricerca scientifica. Le finalità principali dei materiali di confezionamento per ciò che concerne questo documento sono: 

    CONTENIMENTO

    Il contenimento dell'alimento è, storicamente, la funzione più antica e originale e oggi appare talmente scontata da risultare persino sottovalutata. Essa è, tuttavia, tutt'altro che banale e per alcuni prodotti, come liquidi o prodotti granulosi, l'esigenza di contenimento è imprescindibile. Non essendo dotati come per i solidi di forma propria i prodotti free slowing hanno una maggiore esigenza di contenimento ed in ogni fase della produzione, stoccaggio e trasporto necessitano sempre e comunque di un idoneo e specifico contenitore.

    PROTEZIONE

    Qualsiasi forma di packaging rappresenta l'interfaccia tra il prodotto e l'ambiente circostante, quindi una fondamentale barriera protettiva per mantenere la qualità originale dell'alimento. La protezione del prodotto è da intendersi in modo più ampio possibile, nei confronti: delle sollecitazioni meccaniche, delle influenze di luce, umidità e ossigeno, di tutte le possibili forme di contaminazione chimiche o biologiche provenienti dall'esterno, nonché, delle possibili manipolazioni indesiderate o fraudolente. Una protezione che deve essere sempre calibrata in funzione della natura dell'alimento e dal suo ciclo di vita e distribuzione.

    Le principali caratteristiche che bisogna prendere in considerazione dei materiali di confezionamento sono:

    PERMEAZIONE AI GAS E VAPORI

    I fenomeni di trasporto di massa degli aeriformi (gas e vapori) attraverso gli imballaggi e i materiali di confezionamento alimentare sono estremamente importanti poiché quasi sempre sono correlati a eventi che condizionano la qualità e la sicurezza dei prodotti confezionati. L'ingresso di ossigeno ad esempio può causare ossidazione lipidica, comparsa di odori sgradevoli, proliferazione di microrganismi, perdita o variazione di colore, la fuoriuscita di anidride carbonica può pregiudicare un confezionamento in atmosfera protettiva.

    L'ingresso o la fuoriuscita di umidità sono responsabili di variazioni di consistenza degli alimenti oltre che di alterazioni microbiche; un adeguato scambio di ossigeno, anidride carbonica e vapor acqueo tra l'interno e l'esterno sono fondamentali per la corretta conservazione di vegetali freschi per assecondarne la naturale respirazione aerobica ed evitare alterazioni sensoriali.

    MIGRAZIONE ED ALTRI FENOMENI DI TRASPORTO DI MASSA

    Più importante rispetto alla permeazione ai gas e vapori almeno da un punto vista della sicurezza alimentare sono quei fenomeni di trasporto che riguardano l'interfaccia alimento/imballaggio e che possono riguardare il trasferimento di sostanze dall'imballaggio all'alimento (migrazione o cessione) .

    In tal senso la scelta dei materiali e ricaduta sul PP (Polipropilene) con i prodotti della in quanto questo presenta una buona rigidità, è trasparente, si adatta a tutti i processi di trasformazione (sterilizzazione, termoformatura e iniezione) e resiste alle micro-onde. È dotato anche di una buona inerzia chimica. Il polipropilene manifesta anche un'ottima resistenza alla fessurazione in presenza di corpi grassi.

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